venerdì 23 aprile 2021

LADYKILLER - MARTINA COLE

TRAMA

1989. George Markham vive a Grantley, vicino a Londra, e ha un passatempo oscuro e segreto che coltiva nel capanno del suo giardino. A poco a poco però diventa un’ossessione incontrollabile che lo spinge a uccidere.Il Natale si avvicina e il terrore dilaga mentre brutali aggressioni a donne di ogni età e ceto sociale iniziano a susseguirsi.Quando anche la giovane Mandy cade vittima del sadico assassino, suo padre giura vendetta, con o senza l’aiuto della polizia. Patrick Kelly è, infatti, l’uomo più temuto della città, ricco e potente, che vive ai limiti della legalità e forse può rivelarsi più crudele dell’assassino stesso. Ma la polizia non può restare indifferente: a capo delle indagini viene messa la detective Kate Burrows, lei stessa madre di una giovane ragazza, che si avvicina a Patrick per un senso di empatia e rispetto del dolore che sta provando. Kate sa che non deve innamorarsi di lui perché la sua carriera sarebbe stroncata all’istante, ma difficilmente riuscirà a evitarlo. Mentre il mondo del crimine e della legge si scontrano, riuscirà Kate a catturare il Killer o diventerà la sua rovina?

RECENSIONE
E' il libro che inaugura la mia collaborazione con la casa editrice LA CORTE EDITORE.
Molto cupo, mi ha attirato fin dalle prime pagine.
I temi affrontati sono per me molti e tutti ugualmente importanti.
Il primo è quello dell'abuso, che si riflette sul personaggio di George, che ha avuto un'infanzia traumatica e che lo ha fatto diventare la persona che è ora.
E' un personaggio che ragiona sempre a mente fredda, che non calcola ma agisce d'istinto e poi riesce a farla franca, dandosi spiegazzi sul perché agisce in un determinato modo.
Nel suo cervello tutto quello che fa ha un senso ben preciso.
Troviamo il tema della gioventù: i ragazzi pensano di essere più grandi di quello che sono, e sentono la mancanza di una figura materna/paterna sempre presente.
Questo è affrontato grazie alla figura di Lizzy, la figlia di Kate, che ha sempre messo in primo piano la propria carriera, facendo crescere la figlia per il 90% alla nonna.
Lei è anche la figura che segue sempre la legge e ci crede ciecamente, qualsiasi cosa succeda e qualsiasi atto efferato venga compiuto.
Troviamo poi il tema vendetta, quando Patrick Kelly perde la figlia e comincerà ad essere ossessionato dall'idea di uccidere l'assassino
Sono proprio questi due personaggi, Kate e Patrick, che con le loro idee opposte porteranno il lettore a chiedersi quali dei due modi di agire sia il più corretto.
Me lo sono chiesta molte volte durante il libro, ma penso che non ci sia una risposta corretta, per questo la fine del libro è stata una bella scoperta.
La scrittura è molto scorrevole, ma veramente cruda; tutti gli omicidi vengono descritti in modo completo e dettagliato, e riflettono totalmente il carattere psicopatico di George.
Non è un libro per i deboli di cuore, per i temi e per le descrizioni dettagliate, ma lo rileggerei venti volte.
Veramente molto bello. Prende veramente dalla prima all'ultima pagina.

Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5

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