La tranquilla vita di Roberto, ingegnere edile napoletano, viene sconvolta una mattina di aprile del 2018. Svegliatosi di soprassalto, entra nella camera da letto della figlia Martina di sette anni, ma la trova vuota. Della bambina nessuna traccia. Perfino la moglie, la madre della bimba, nega l'esistenza di Martina e appare completamente diversa dal giorno prima: non più una mamma trascurata, ma una donna in carriera perfettamente curata e con abiti griffati. Roberto si mette alla ricerca della documentazione che possa testimoniare l'effettiva esistenza della bambina, ma invano: Martina non risulta da nessuna parte, né negli archivi della clinica dov'è nata, né all'ufficio anagrafe. Si reca anche presso la scuola frequentata dalla figlia, ma nessuno la conosce. Incontra uno strano uomo che lo conduce in un borgo d'altri tempi e gli mostra una foto che ritrae Martina abbracciata a una donna sconosciuta. E così che ha inizio l'avventura di un padre alla ricerca di una figlia forse mai esistita, un viaggio che lo porterà in un universo di legami e situazioni che superano i confini spazio-temporali... perché, in fondo, siamo noi che con le nostre scelte decidiamo il nostro destino.
RECENSIONE:
Ho scoperto questo libro per puro caso, girovagando su Instagram ed è stata una bellissima scoperta.
Parla di un padre, Roberto appunto, che alla scomparsa della figlia rivolta nel vero senso della parola il mondo.
Quando tutto è contro di lui, tira fuori le unghie e va alla ricerca della bambina, scoprendo così un enorme e terribile segreto.
Il ritmo è incalzante fin dalla prima pagina; le descrizioni sono poche, dando priorità al racconto di quello che succede.
La prima persona singolare ci fa subito entrare in sintonia con Roberto, e così proviamo i suoi stessi sentimenti di angoscia, rabbia e terrore; viviamo cioè quello che vive lui, ci troviamo all'interno di un vortice con le sue stesse emozioni.
L'ho trovato molto psicologico, caratteristica perfetta in un romanzo del genere, che deve spiegare bene cosa accade nella psiche umana in un momento di turbamento come quello che potrebbe essere appunto la scomparsa di un figlio.
Ho trovato strano all'inizio come Roberto non si ponesse troppe domande su quello che gli stava succedendo, ma che andasse dritto per la sua strada... Alla fine però ho scoperto che tutto tornava.
Il fatto che Roberto non si ponesse domande, fa in modo che anche il lettore non se le ponga al 100%, arrivando così al momento finale con la bocca spalancata.
Tutto il cerchio si chiude, con quello che è un finale per niente scontato.
Penso che sia un romanzo veramente scritto bene, che fin dalla prima pagina ti prende e ti porta fino alla fine senza darti un attimo di respiro, caratteristica da me molto apprezzata.
L'idea che c'è sotto è ottima, e sviluppata in un modo altrettanto preciso e puntuale.
Nasconde poi un messaggio per me molto importante, e cioè che "Tutte le azioni che compiamo hanno un peso e una ripercussione, su noi stessi o su altre persone"
C'è molto da riflettere su questa cosa.
Lo consiglio!!!
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