Parla di un bambino, di nome Jamie Conklin; Lui possiede un dono molto speciale, che però potrebbe non essere capito da tutti, per cui la mamma gli dice di non farne parola mai con nessuno.
La storia è narrata in prima persona da Jimmy, per cui ci sentiamo parte integrante di tutto quello che gli succede; molto spesso infatti mi sono ritrovata a dire "No non farlo!", come se fossi li e lui potesse sentirmi.
Il tutto prosegue in modo vertiginoso, scena dopo scena; in alcuni momenti ci sono delle frasi che anticipano in piccola parte quello che avverrà dopo, ma senza svelare nulla di troppo, quindi il lettore è ancora più invogliato a continuare a leggere, senza fermarsi mai.
Il tono è sempre molto ironico, anche se tratta in prima battuta della guerra tra il bene e il male.
La scelta di farci immedesimare nel bambino è una sorta di inno alla giovinezza e all'innocenza.
Il finale potrebbe considerarsi sia chiuso sia aperto; vengono spiegarti molti interrogativi che ci avevano seguito nel corso del libro, ma forse qualche punto è rimasto aperto per dare la possibilità di scrivere un continuo, o perché no, per far scegliere a noi lettori una fine che ci più ci piaccia.
Devo dire che mi è piaciuto molto, mi sono appassionata alla storia e il fatto che sia scritto in prima persona ha contribuito a farmelo leggere come se lo stessi vivendo anche io.
Non si può considerare un horror nel vero senso della parola, ma utilizzando una frase che troviamo scritta molte volte nel libro, "questa è una storia dell'orrore".
Lo consiglio a tutti in quanto è una lettura molto piacevole, poi lo stile di King è sempre molto coinvolgente, non ti lascia andare molto facilmente e ti trovi immerso tra le pagine che ti cattureranno e non ti lasceranno andare fino alla fine.
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